ZHANG NEGA LA DOPPIETTA A VAVASSORI. ATP CHALLENGER 80 CORDENONS INTERNAZIONALI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
Sorride a Zhizhen Zhang la 19°edizione dell’Atp Challenger 80 di Cordenons. Il 26enne di Shanghai ha sconfitto in finale Andrea Vavassori con il punteggio di 2-6 7-6 (5) 6-3, dopo oltre 3 ore di gioco. E’ stata una partita disputata in tre atti e fortemente disturbata dalla pioggia, caduta copiosa sul finire del primo set. Elemento questo che sembra aver danneggiato maggiormente il 27enne torinese, che sembrava avere in mano l’esito della finale fino a quel momento. Per Zhang è il terzo titolo a livello di circuito Challenger e una sorta di rivincita dopo la sconfitta di qualche settimana fa patita nell’ultimo atto a Trieste, per mano di Francesco Passaro. Vavassori, che ha visto sfumare l’opportunità di una storica doppietta, deve nuovamente rinviare l’appuntamento con la vittoria in una tappa del circuito Challenger, ma può essere pienamente soddisfatto per una settimana che l’ha visto trionfare in doppio in coppia con Dustin Brown e ritoccare il proprio best ranking sia nella classifica di singolare che nel doppio.
Partenza a marce alte di Vavassori che nel terzo game ha brekkato Zhang con 4 colpi vincenti strappa applausi. Nel gioco successivo però il torinese ha smarrito il servizio e dopo aver infilato due doppi falli consecutivi ha restituito il break a 30. Vavassori non ha accusato minimamente il contraccolpo e nel game seguente ha nuovamente allungato, consolidando il vantaggio sul 4-2. Zhang come un pugile tramortito non è più riuscito a reagire alle pesanti accelerazioni messe a segno dal torinese, alternate a variazioni in back e palle corte. Il 6-2 con cui si è concluso il primo set è stata la fotografia speculare di quanto visto sul campo.
Poi Giove Pluvio ha voluto nuovamente fare visita al centrale dell’Eurosporting e l’incontro è stato sospeso dopo un toilet break, di entrambi i giocatori.
Spunta l’arcobaleno e vengono tolti i teloni, la pioggia cade nuovamente ma si gioca, Zhang entra in campo con un piglio diverso, gioca in pressione e in un attimo vola sul 3-1, Vavassori però non si arrende e riaggancia il cinese sul 3-3. Nel nono gioco l’azzurro ha dovuto fronteggiare un set point, ma il cinese ha sbagliato un lungolinea di rovescio. Scampato pericolo? Manco per sogno sul 6-6, Zhang è salito sul 4-1 nel tie-break, l’italiano è ritornato sotto sul 5-4, ma un sanguinoso doppio fallo ha regalato due set point al cinese, che ha chiuso al secondo tentativo con una voleè chirurgica.
Nel set decisivo equilibrio fino al 2-2, poi di nuovo la pioggia nel quinto game e qui Vavassori irretito dalla situazione, smarriva il turno in battuta con il cinese che saliva 4-2. Emozioni finite? Manco per sogno, un black out all’impianto di illuminazione del centrale, costringeva a una nuova sospensione della partita. Al rientro Vavassori spingeva sull’acceleratore procurandosi una palla break, ma spediva in rete una smorzata, quasi a presagire un segno di resa. Sul 5-3 Zhang oramai in totale sicurezza approfittava di un paio di errori gratuiti e chiudeva sul definitivo 6-3. Un albo d’oro che torna a scrivere il nome di un tennista asiatico, dopo quello di Taro Daniel nell’edizione del 2016.
FINALE SINGOLARE MASCHILE:
Z.ZHANG (CHI) – A.VAVASSORI (ITA) 2-6 7-6(5) 6-3
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